SWFJ1-00018-OA

calice

OGGETTO
arredi liturgici e suppellettile ecclesiastica


AUTORE
Bosio, Giacomo Antonio

CRONOLOGIA
sec. XVIII

MATERIA E TECNICA
argento

calice


NOTIZIE STORICHE-CRITICHE
Gli elementi lessicali dell’apparato decorativo collocano l’esecuzione dell’opera nella seconda metà del Settecento. Gli stilemi rococò presenti in molte opere di questo periodo non rendono agevole circoscrivere l’identità del suo artefice, ma in base all’analisi stilistica e alle caratteristiche dell’esecuzione è possibile attribuire la paternità del calice l’orafo Giacomo Antonio Bosio, autore di un calice molto simile a questo conservato nella parrocchiale di Villa Saviola in comune di Motteggiana (Mn) e della croce astile per la prepositurale di Sant’Erasmo a Castel Goffredo. Il calice rappresenta una rara conferma del sistema tripunzonale di certificazione nella seconda metà del XVII secolo, con Sacro Vaso in cornice rettangolare, SIC (Sanguis Iesus Christi) in crescente lunare. Purtroppo il punzone della bottega è pressoché illeggibile.

STATO CONSERVAZIONE
buono

BIBLIOGRAFIA
Rapposelli F., D’oro e d’argento. Giovanni Bellavite e gli Argentieri Mantovani del Settecento

LOCALIZZAZIONE
Palazzo dell’Antica Prevostura, Castel Goffredo, Mantova – Italia