SWFJ1-00021-OA
armadio
OGGETTO
arredi e suppellettili
CRONOLOGIA
sec. XVII
MATERIA E TECNICA
legno di noce

NOTIZIE STORICHE-CRITICHE
L’armadio è citato in un inventario di “tutti i beni mobili, stabili […] della chiesa prepositurale di Castelgoffredo” redatto il 23 febbraio 1757 durante il mandato del prevosto don Pietro Maria Albertini (1757-1780). Quest’ultimo, lo colloca, da solo, nella Sagrestia vecchia della chiesa prepositurale di Sant’Erasmo con questa terminologia “In Sagrestia Vechia – un armadio dove si trovano li seguenti capi”. La Sagrestia vecchia fu il primo ambiente ad essere ammobiliato per motivi di funzionalità e sicurezza in quanto destinata a contenere i preziosi arredi sacri necessari allo svolgimento delle funzioni. Con la costruzione della sagrestia nuova alla fine degli anni Quaranta del Settecento, il mobile fu probabilmente depositato nella cappella del Battistero dove rimase fino all’allestimento del museo MAST nel 2017. Stilisticamente è riconducibile allo stile austero che si riallaccia al Rinascimento, privo di ogni mediazione manieristica, e che caratterizza tanta produzione di mobili d’uso sia sacro sia profano durante il Seicento.
STATO CONSERVAZIONE
buono
BIBLIOGRAFIA
Bardelli A./ Biondelli A., Tutti nobilmente lavorati. Arredi lignei della prevostura di Castel Goffredo. Una parrocchia mantovana tra Lombardia e Veneto
LOCALIZZAZIONE
Palazzo dell’Antica Prevostura, Castel Goffredo, Mantova – Italia