SWFJ1-00026-OA
inginocchiatoio
OGGETTO
arredi e suppellettili
CRONOLOGIA
sec. XVIII
MATERIA E TECNICA
legno di noce | legno dolce


NOTIZIE STORICHE-CRITICHE
Il mobile-inginocchiatoio consentiva al cappellano di raccogliersi in preghiera prima e dopo la messa. All’interno erano custoditi il calice e gli oggetti cultuali usati durante le celebrazioni eucaristiche. Ben chiusi a chiave erano generalmente collocati in sagrestia, ulteriormente protetti e vigilati in un ambiente riservato. È verosimile che anche il mobile in esame fosse destinato a contenere alcune suppellettili sacre, in questo caso quelle del legato Bottoglia. Con tutta probabilità infatti, le due lettere “F” e “B” intagliate sulle facciate interne delle ante, rimandano al nome del prevosto don Francesco Bottoglia (1607-1631). Il Gozzi riferisce che proprio nel 1720 ebbe inizio la cappellania di tre messe alla settimana all’altare del Santissimo Crocifisso, istituita il 21 aprile 1714 con testamento di Francesco Bottoglia “assegnandovi per dote una casa posta in fortezza in contrada Colonna ed un’altra in contrada San Pietro, con biolche 49 e tavole 12 di terra”. L’istituzione proseguì per molti anni, prima a cura della famiglia Acerbi, che nel 1762 nominò il sacerdote che celebrava le suddette messe, poi della Compagnia del Santissimo Sacramento.
STATO CONSERVAZIONE
buono
BIBLIOGRAFIA
Bardelli A./ Biondelli A., Tutti nobilmente lavorati. Arredi lignei della prevostura di Castel Goffredo. Una parrocchia mantovana tra Lombardia e Veneto
, Raccolta di documenti per la storia patria od Effemeridi storiche patrie / Carlo Gozzi
, Raccolta di documenti per la storia patria od Effemeridi storiche patrie / Carlo Gozzi
LOCALIZZAZIONE
Palazzo dell’Antica Prevostura, Castel Goffredo, Mantova – Italia