SWFJ1-00037-OA
trono per esposizione eucaristica
OGGETTO
arredi e suppellettili
AUTORE
Carleschi, Giovanbattista
Vecchi, Giuseppe
Vecchi, Giuseppe
CRONOLOGIA
sec. XVIII
MATERIA E TECNICA
legno | velluto

NOTIZIE STORICHE-CRITICHE
Il trono potrebbe essere stato realizzato nel 1763, quando il Comune di Castel Goffredo decide di dare un sostegno significativo alla venerazione del SS. Sacramento. Il Gozzi ricorda la delibera del 1763 di approvazione del “progetto di dare benedizione del Santissimo Sacramento in tutte le domeniche dalla prima di maggio all’ultima di settembre”, nonché l’acquisizione di un “piccolo tronino indorato con finimento di velluto cremice e pezzetti di specchio per ordine e spesa comunale […]”. Non è nota la fonte alla quale il Gozzi abbia attinto questa notizia, che però trova puntuale riscontro nei libri contabili del Comune. Quest’ultimo infatti aveva deliberato nel 1763 di “provvedere un tronino ad uso della comunità, all’occasione dell’Esposizione solita farsi a tutte le domeniche dell’estate, è stato ordinato che debba lo stesso farsi fare a spesa discreta, ma però con qualche proprietà addatato all’uso a cui deve inservire”. Un mandato di pagamento del Comune di Castel Goffredo datato 1 settembre 1763 cita un “tronino per l’esposizione del SS. Sacramento” realizzato dall’intagliatore Giovanbattista Carleschi di Mantova e dorato da Giuseppe Vecchi sempre di Mantova. Il medesimo mandato cita “quattro padeline di latta” e “quattro ponte di ferro”, acquistate dal Vecci stesso per dorarle, da cui si deduce che in origine il trono era provvisto di due braccialetti a due candele ciascuno. Degna di nota è la spesa per un braccio di “tela costanza incerata” che costituiva un supporto al velluto “di Genova” e a piccoli frammenti di specchio da collocare sullo sfondo dei trafori a giorno. Provvisto di questi ornamenti il trono si presentava diversamente da oggi. Nell’aprile 1764 il Comune paga all’intagliatore Pietro Zecchini (Castel Goffredo 1718-1794) per un “madione ad intaglio fatto per il trono novo per l’esposizione del SS. Sacramento”, forse da identificare con il trono in esame. Il primo inventario nel quale questo trono può essere individuato con sufficiente certezza è del 1862 in cui viene così descritto “Un trono di legno inargentato con due braccialetti pure inargentati, a foglie, a due candele, con piccolo crocifisso inargentato da sopraporre al trono” (di quest’ultimo, mancante, restano tracce del supporto).
STATO CONSERVAZIONE
discreto
BIBLIOGRAFIA
Bardelli A./ Biondelli A., Tutti nobilmente lavorati. Arredi lignei della prevostura di Castel Goffredo. Una parrocchia mantovana tra Lombardia e Veneto
LOCALIZZAZIONE
Palazzo dell’Antica Prevostura, Castel Goffredo, Mantova – Italia