Il dipinto fu commissionato a Giuseppe Bazzani dalla famiglia Zaltieri residente in località Sant’Anna nella contrada Ceresole a Castel Goffredo. Il Gozzi scrive che nel 1727 “l’oratorio fu fatto erigere dai fondamenti dal signor Nicolla Zantieri. Nel giorno 2 ottobre vi fu posta la prima pietra benedetta e nel 15 dicembre 1729 vi si celebrò la santa messa per la prima volta dal molto reverendo signor don Antonio Bronzi […]”. In mancanza di ulteriore documentazione specifica, l’anno 1729 può essere proposto come datazione dell’opera in esame, identificandola tra le primissime eseguite dal pittore, all’epoca quarantenne. Tipiche del primo decennio di attività dell’artista sono le composizioni a triangolo di impianto classicista, delineate da figure monumentali abbigliate con panneggi ridondanti dal timbro cromatico molto vivace. La tela fu seguita a distanza di qualche anno da quelle per la parrocchiale di Borgoforte (Mn) (1729-1732) e di Vasto di Goito (Mn), coeve a quelle per la chiesa di San Maurizio a Mantova (1730). Dal punto di vista stilistico la tela condivide le medesime forme porcellanose e nitide con i due dipinti ovali del 1725 nella chiesa del Portiolo presso San Benedetto Po (Mn) raffiguranti “San Gioacchino con la Beata Vergine” e la “Madonna con Gesù Bambino e Sant’Anna”.